giovedì 5 maggio 2011




RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO

Un’altra kermesse sul fotovoltaico a Lecce?! BASTA!

Forte Appello a Genitori e Maestri in occasione della “strana” kermesse pro-fotovoltaico che si terrà a Lecce sabato 7 maggio 2011

«non permettete a nessuno di far credere ai vostri figli ed alunni che il loro futuro sarà “eco-sostenibile” solo se vivranno in una morta distesa di pannelli fotovoltaici e fili elettrici, con un cielo senza uccelli sferzato da pale d’acciaio rotanti in ogni direzione! E’ una grande menzogna!»



A Lecce si torni a parlare di riforestazione e biodiversità e non di altra energia quando si parla di “eco-sostenibilità”!
La grave emergenza ambientale e sociale che vive la nostra Provincia di Lecce, insieme a quelle di Brindisi e Taranto, a causa della speculazione della Green Economy Industriale, invoca la massima prudenza nei confronti dell’accostamento dei cittadini alla strana kermesse presentata come “evento ludico-didattico per bambini”, che si dovrebbe tenere sabato 7 maggio 2011 a Lecce, dal titolo “1° Kaleosolar Festival dei giochi solari dedicato ai bambini - un'idea a cura della società Kaleos Energie Rinnovabili”. Prudenza poiché l’evento non è organizzato da associazioni ambientaliste riconosciute, (e purtroppo anche in tal caso, nel Salento, abbiam assistito in questi mesi a tentativi di mistificazione, con associazioni un tempo ambientaliste, ma poi nei fatti scoperte con le mani in pasta in grossi business speculativi legati proprio al fotovoltaico devasta-campi e al mega eolico falcidia-uccelli e paesaggio), ma è ordito e finanziato addirittura da una ditta che nel suo sito ufficiale si presenta come una società di progettazione, realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici di grandi e medie dimensioni.
Ovviamente ogni società è libera di perseguire le strategie di marketing e promozione sui territori che ritiene più opportune, ma la scelta dell’infelice contingente situazione salentina, in termini dei gravissimi danni causati ad ogni livello dalla deriva e foga industrialista della Green Economy, verso proprio i grandi impianti fotovoltaici, ci costringe ad essere vigili e a lanciare un fortissimo appello a tutti i genitori e maestri scolastici dei ben 3000 bambini, di età compresa tra i 6 e 13 anni, che si è annunciato, il 5 maggio nella conferenza stampa tenutasi nella sala giunta di Palazzo Carafa, invaderanno sabato 7, il centro storico di Lecce! Un appello a valutare attentamente, in coscienza, se aderire e far aderire i loro figli a simili iniziative.

Avremmo gradito che, dato lo stato di cose, la ditta organizzatrice avesse dichiarato espressamente sul suo onore di non essere interessata ad alcun mega impianto fotovoltaico da realizzare nei campi salentini, né oggi, né mai, ma di essere interessata solo ad installazioni di fotovoltaico sui tetti, ma questo non ci è stato dato di leggerlo in alcun luogo!

Già tante associazione ambientaliste locali e tanti comitati civici salentini hanno innalzato, sin da subito, prime sentinelle dello sfacelo, poi confermato ben oltre ogni prova, forti barricate contro l’orripilante kermesse chiamata “Festival dell’Energia”, che per ben tre anni ha soffocato la Città di Lecce, con palesi tentativi di imbonimento delle masse, con panem et circenses, luci e nomi altisonanti, atti a fare del Salento la sporca colonia energetica d’Italia da ogni fonte d’energia, dispiace pertanto che, quest’anno, in cui finalmente la Città è stata liberata da quel pesante ossessivo falso festival, voluto e finanziato dagli stessi speculatori nell’energia, si torni ad associare, rivolgendosi ai bambini stavolta, e dunque alle famiglie, sempre e soltanto questioni energetiche al concetto ben più vasto di “eco-sostenibilità”.

Nell’anno 2011 dichiarato dall’ONUAnno Internazionale per le Foreste”, avremmo sperato che a Lecce si sarebbe finalmente colta l’occasione per ribadire ai bambini l’importanza nella riforestazione forte del Salento, per la ricostruzione sui terreni abbandonati della antica Foresta di Lecce, di lecci effigiati nel suo stemma, invece a quei bambini tra suoni e colori si presenteranno forse di nuovo e ancora ossessivi pannelli fotovoltaici, gli stessi che stanno fagocitando in mille estesissimi lager, talvolta anche della schiavitù, il loro paesaggio odierno, e si corre il rischio anche futuro, in una morsa mortale e desertificante che strozza il fiato a perdita d’occhio!

Mentre tutte le istituzioni dovrebbero impegnarsi, in concomitanza con le magistrature e con tutte le forze dell’ordine, (che son in febbrile opera per fare tornare legalità e salubrità in un Salento offeso all’inverosimile da questi impianti e progetti eolici e fotovoltaici industriali, ubicati nei campi e persino in mare), per avviare gli smantellamenti di tali impianti e aprire la fase di bonifica e rimboschimento dei terreni oltraggiati in queste ore nella provincia dalle illegalità fotovoltaiche, dispiace vederle invece, il Comune di Lecce, la Provincia di Lecce, la Regione Puglia, patrocinare simili eventi dove ancora si parla di energia in una terra come la Puglia, che, già solo da fotovoltaico industriale, produrrebbe, a sentire i politici della maggioranza regionale, ben più del doppio del locale fabbisogno! Per non parlare delle produzioni inquinanti di energia da combustibili fossili, già esse oltre i locali fabbisogni energetici della Regione, e di tali combustibili che non si sta smettendo di bruciare, a fronte della produzione di energia da vento e sole, ma di cui si stanno addirittura incrementano i volumi combusti nella povera Puglia! Altra energia, un’ossessione che fa rima solo con speculazione e devastazione!

Ma i salentini son vigili, han fatto l’abitudine ad un tale comportamento dei rappresentanti istituzionali, di destra, centro e sinistra, senza distinzioni, piegati all’imprenditoria eolico-fotovoltaica dei grandi impianti, asserviti, tanto che a Lecce il presepio natalizio è stato, pare, finanziato da una ditta fotovoltaica, e a Scorrano, in provincia, una ditta sempre legata alla green economy eolico-fotovoltaica si è proposta di restaurare, per bene presentarsi alla cittadinanza, come ci pare abbia anche fatto, la Sacra Colonna della patrona Santa Domenica! Non c’è più religione, ma cosa più grave non c’è più onore! Tutto ciò è il segno tangibile della degenerazione dei tempi e del fallimento di tutta una classe dirigente indistintamente, ma l’abitudine a tutto ciò nei cittadini ha anche rinforzato un’indignazione crescente ed una consapevolezza forte, che fa distinguere ormai ogni strumentalizzazione, ogni mistificazione della realtà a fini puramente economici e di fallimentari imbonimenti delle masse !!!

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