sabato 16 luglio 2011

Questo blog chiude.Le pubblicazioni della Fondazione Popoli e Costituzioni potranno essere lette sulla rivista all'indirizzo http://www.sudcritica.it/ on line dal marzo scorso. Mi piace, nell'occasione, ringraziare la Fondazione e, in particolare, Nicola Magrone che ha voluto un nucleo nel Salento dell'associazione da lui fondata e tutti i cittadini che hanno consentito il successo delle iniziative che ho organizzato. Sono orgogliosa di essere riuscita senza alcuna risorsa - neppure umana - a stabilire una rete di rapporti con Istituzioni culturali, Amministrazioni comunali, Scuole, Università, Soggetti privati e non solo qui in Salento. E felice di aver contribuito alla diffusione degli scritti di Nicola Magrone, basilari per capire e conoscere il nostro Dettato costituzionale. Di seguito un elenco (che potrebbe essere incompleto) delle tante attività e alcuni dei tanti video ai quali va aggiunto il primo che è stato girato e che si può vedere qui accanto a destra, vera lezione magistrale sul valore della nostra Costituzione. I prossimi convegni saranno comunicati attraverso canali d'informazione diversi.


Grazie!
Tony Tundo

2011Venerdì 8 aprile 2011 Lavoro, istruzione e sviluppo economico nel Mezzogiorno Guglielmo Forges Davanzati Univ. Pop. “Aldo Vallone” GalatinaLunedì 4 aprile 2011 Nicola Magrone presidente Fondazione Popoli & Costituzioni - Nella “chioma di Giuditta” i segreti di Ignazio Silone - Univ.Pop. “Aldo Vallone” GALATINA2010GiovedÏ 13 Maggio 2010

ISTITUTO STATALE D'ARTE GALATINA ore 17,00 “Cittadinanza e Costituzione - Chi insegna che cosa?”
Coordinatrice Associazione “Popoli e Costituzioni” Salento- prof.ssa Tony Tundo.“Cittadinanza e partecipazione: dall’antico al moderno”
Presidente Universit‡ Popolare “A. Vallone” - Galatina
prof. Pietro Giannini.

In collaborazione con l?Univ." A. Vallone" Galatina

lunedì 11 Gennaio 2010 - Lo stato attuale della crisi economico-finanziaria . Conversazione di Guglielmo Forges Davanzati, economista.

lunedì 18 Gennaio 2010 - La personalizzazione del potere nelle democrazie rappresentative . Conversazione di Michele Carducci, costituzionalista.

lunedì 25 Gennaio 2010 - Alle origini della Repubblica , per capire l'oggi. Conversazione di Aldo Cormio, storico.

Venerdì 26 febbraio 2010 - Stiamo davvero difendendo e attuando la Costituzione? con Nicola Magrone, presidente Fondazione Onlus P&C
Lunedì 8 marzo 2010 - La sindrome di Medea tra innocenza e violenza . Conversazione di Maria Mancarella, psicologa. (Maria Teresa Cuppone leggerà brani antologici tratti da Euripide, Seneca e Pasolini scelti da Gianluca Virgilio e Tony Tundo)2009Venerdi 3 aprile 2009 - ore 18.30 - Sala polifunzionale di NEVIANO
Perché è necessario difendere la Costituzione
"per esempio: nella giustizia, nell'economia, nei rapporti di lavoro, nella scuola, nelle relazioni internazionali"

intervengono
Giorgio Cuppone Sindaco di Neviano
Michele Carducci Docente di diritto costituzionale
Nicola Magrone Procuratore della Repubblica
Loredana Capone Vicepresidente della Provincia di Lecce
modera
Vincenzo Maruccio Quotidiano di Puglia

Sabato 31 gennaio 2009 ore 18 - Aula Magna del Liceo "F. Capece" di MAGLIEPARAGRAFO 175. LEGGI RAZZIALI. DALLA SHOAH AI GIORNI NOSTRI
Introduce Paola Cillo, presidente Associazione Biblioteca di SarajevoCoordina Laura Quarta, docente del Liceo Capece
Intervengono: Enrico Fusco, presidente dell'Arcigay di Bari Piero Manni, editore. Nicola Magrone, magistrato
Iniziativa promossa dall'Associazione Biblioteca di Sarajevo con la collaborazione di Popoli & Costituzioni Salento fondazione onlus e di Arcigay di Bari
Sabato 17 Gennaio 2009 ore 17.30
Palazzo della Cultura di GALATINA Crisi economica e rimedi utili con Antonio Tanza vicepresidente dell'Adusbef ne discutono
Guglielmo Forges Davanzati e Mino Magrone coordina Leo Stefanelli

2008
Sabato 20 Dicembre ore 17.00 Scuola Media “Don I. Negro "-VEGLIELa Costituzione 60 anni dopo

“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”
“L 'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”

Questo è quanto afferma la Costituzione, ma è così ? Lo è mai stato ?
Sono alcune delle domande che i cittadini
rivolgeranno
a Nicola Magrone Procuratore capo della Repubblica di Larino

iniziativa promossa da Associazione Culturale “leggenti” - Pro Loco di Veglie - Scuola Media “Don I. Negro” di Veglie - Fondazione ONLUS Popoli & Costituzioni SalentoVenerdì 30 Maggio 2008 – ore 10.30 Nicola Magrone incontra gli studenti dell’ultimo anno di tutte le scuole superiori di Galatina nel sessantenario della Costituzione Italiana. Città di GALATINAVenerdi 30 maggio 2008 - ore 18,30 - Palazzo della Cultura di GALATINA
La Fondazione onlus Popoli & Costituzioni Salento con il patrocinio della Città di Galatina
organizza un pubblico dibattito sul tema:
“Etica , economia e valori costituzionali”
Intervengono:
Michele Carducci costituzionalista - Aldo Cormio storico - Guglielmo Forges Davanzati economista - Mimino Montagna assessore alla cultura al Comune di Galatina - Mino Magrone economista- Mario Signore filosofo, autore del libro “Lo sguardo della responsabilità”
modera, Domenico Blago6/20 maggio 2008 - Università di LECCE
Collettivo I.Masiq, Cobas scuola, Fondazione onlus Popoli e Costituzioni Salento.
promuovono
il ’68: utopia e rivoluzioneper ricordare progetti e processi di trasformazione sociale, politica e culturale, per attualizzarne il messaggio

ciclo di conferenze-dibattito, maggio 2008
martedì 6 sala Ferrari il’68 del cattolicesimo: Concilio e Teologia della Liberazione con GIOVANNI FRANZONI, padre conciliare, fondatore comunita di base;
venerdi 09 sala De Maria il ’68 tra politica e cultura con MARIO PROTO, studioso della Scuola di Francoforte;
martedì 13 sala De Maria il ’68 a Praga e nel mondo comunista con ANDREA CATONE, storico, Bari;
giovedì 15 sala De Maria negli USA: contro la guerra in Vietnam e il razzismo con NICO PERRONE, storico degli USA, Bari;
lunedì 19 sala Ferrari CHE GUEVARA e la rivoluzione anticoloniale con ANTONIO MOSCATO, storico, Lecce;
martedì 20 sala Ferrari La grande contestazione con ARRIGO COLOMBO, Filosofo , Lecce
sede degli incontri: Università di Lecce, Pt. Napoli ore 17,00
Verranno rilasciati attestati di partecipazione per crediti scolastici e universitari ai partecipanti ad almeno quattro conferenze

2007Venerdi 9 marzo 2007 ore 18-20
Sezione di Galatina dei Democratici di SinistraIncontro e discussione sul libro
OLIMPIA, UNA BANDIERA CHE GETTA SCOMPIGLIO
LA DICHIARAZIONE DEI DIRITI DELLA DONNA E DELLA CITTADINA DI OLYMPE DE GOUGES (1791)
con NICOLA MAGRONE, Procuratore della Repubblica
iniziativa promossa dalla sezione DS di Galatina, nell'ambito del laboratorio di formazione politica in collaborazione con Popoli & Costituzioni Salento.
2006Venerdi 27 gennaio 2006 ore 11 - Aula magna del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci - MAGLIE
Nicola Magrone
incontra gli studenti
"La questione razziale - Stato totalitario e democrazia costituzionale"

29 novembre, ore 9.30. Sala del Cenacolo Camera dei Deputati, ROMA 1° Convegno nazionale de IL MELOGRANO. Associazione per i diritti civili delle persone vedoveLA FAMIGLIA VEDOVA: IDENTITA', PROGETTUALITA', POLITICHE
Luciano Moia, Avvenire: Noi genitori e figli - Francesco Belletti, direttore del CISF: La condizione vedovile oggi in Italia: un approfondimento conoscitivo - Luisa Santolini, presidente del Forum delle Associazioni familiari: La soggettività sociale delle famiglie - Nicola Magrone, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Larino: Iniquità giuridica, disparità di trattamento e proposte operative.
Iniziativa de Il Melograno

2005LA COSTITUZIONE ITALIANA IERI E OGGI
21 ottobre 2005, ore 18,30. "Scuderie della Principessa" di CUTROFIANO (Lecce)Il Comune di Cutrofiano presenta i volumi
IL PICCOLO LIBRO DELLA COSTITUZIONE - CODICE BREVE DEL RAZZISMO FASCISTA
di Nicola Magrone
edizioni dall'Interno/Sudcritica
Interverrà l'autore. Introdurrà il Prof. Domenico Blago.14 ottobre 2005, ore 17.30. Università di LECCESISTEMA ELETTORALE PROPORZIONALE:
AL DI LA' DELL'OPPORTUNISMO DL SI DELLA DESTRA E DEL NO DELLA SINISTRA, UN RITORNO AL PASSATO O DELLA DEMOCRAZIA?
NICOLA MAGRONE Procuratore della Repubblica
discute con ALDO CORMIO storico, GIOVANNI INVITTO filosofo, EGIDIO ZACHEO politologo
iniziativa del Collettivo I: masiq

23 settembre 2005, ore 17. Istituto Deledda di LECCECON LIBERA E POPOLI E COSTITUZIONI, IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE.
seminario di studio e di approfondimento per docenti
con Nicola Magrone e Alberto Pellegrinoiniziativa di LIBERA - Coordinamento provinciale di Lecce-settore Libera scuola.

7 maggio 2005, ore 18.30. Auditorium del Museo provinciale di LECCECODICE BREVE DEL RAZZISMO FASCISTA / IL PICCOLO LIBRO DELLA COSTITUZIONE.
- Edizioni dall'INTERNO/Sudcritica -
di Nicola MagroneL'autore ne discute con i lettori e con l'assessore alla cultura della Provincia e la vicepresidente della Provincia Loredana Capone
iniziativa di AGORA' e dell'Assessorato alla cultura LECCE



30 aprile 2005, ore 19.30. Municipio di MELENDUGNO (Lecce)CODICE BREVE DEL RAZZISMO FASCISTA / IL PICCOLO LIBRO DELLA COSTITUZIONE.
Edizioni dall'INTERNO/Sudcritica
di Nicola MagroneL'autore ne discute con i lettori.
Iniziativa del Circolo culturale di Melendugno (Lecce)

25 febbraio 2005, ore 18. Palazzo della cultura di GALATINA (Lecce)CODICE BREVE DEL RAZZISMO FASCISTA /IL PICCOLO LIBRO DELLA COSTITUZIONE. Edizioni dall'INTERNO/Sudcritica
di Nicola MagroneL'autore ne discute con i lettori.
Iniziativa della Pro-loco di Galatina con il patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Galatina.http://www.google.it/search?sourceid=ie7&q=nicola+magrone+truveo
http://www.youtube.com/watch?v=fsfR3mAt2DY

http://www.dailymotion.com/video/xchixy_intervista-a-nicola-magrone_webcam
http://www.galatina2000.it/InOndAzioniTV-Archivio-Video/videodirectlink/12-intervista-alla-profssa-tony-tundo.html

http://www.galatina2000.it/InOndAzioniTV-Archivio-Video/videodirectlink/11-crisi-economica-e-rimedi-utili.html

domenica 10 luglio 2011










Premio Strega 2011. Vincitori e vinti
di Tony Tundo




Lo Strega, lo abbiamo letto, è stato assegnato al romanzo "Storia della mia gente" ed. Bompiani di Edoardo Nesi. Pare che nel romanzo si leghino tematiche sociali e sconfitte individuali a politiche miopi, nel contesto dell’attuale grande depressione. Ma di vincitori parlino gli altri, a noi piacciono i vinti.
Naturalmente spiacerà particolarmente che abbia avuto pochissimi consensi il libro di Luciana Castellina "La scoperta del mondo (nottetempo)", ma c’era un altro concorrente che è stato apprezzato molto meno di quanto meriti il suo valore. E’ Mario Desiati con "Ternitti" Mondadori ed.
Desiati, nato a Locorotondo, è stato caporedattore della rivista Nuovi Argomenti e dal 2008 si occupa della direzione editoriale di Fandango Libri. Asor Rosa, che annovera Mario Desiati tra i nuovi più significativi esponenti del nuovo realismo italiano, di lui aveva scritto: “Desiati lavora alla sua materia come sospeso a mezz’aria: da una parte c’e la realtà nuda e cruda, disincantata e feroce; dall’altra c’è un vento fantastico che la raccoglie e le dà un senso e, senza toglierle verità, le conferisce il ritmo e le movenze di un’antica fiaba, d’una canzone popolare, di un sussurro scambiato fra amanti nel buio. E’ questo amalgama stilistico, fra realismo e poesia, fra narrazione e folgorazione, che fa il bello della prosa del nostro giovane scrittore”. Non è d’accordo, probabilmente, Alberto Bevilacqua, che ha invece criticato il successo del filone realista “Ma dove è finito il racconto? Quell’essenza quasi surreale di una storia?”
Nel 2010 il secondo premio era andato all’opera prima della scrittrice Silvia Avallone "Acciaio", forse la prima di questa nouvelle vague di scrittori italiani realisti, la storia quella degli operai siderurgici di Piombino abituati ad avere per cielo una densa nube rossastra, un mondo a parte. Sarà il sintomo di un bisogno, perché questo è il dato: i lettori privilegiano la scrittura come atto politico, gli scrittori che danno voce al malessere della gente; quando poi si combinano mito e realtà, l’amalgama è particolarmente riuscito. E' il caso di Ternitti. Il mito nel romanzo di Desiati è rappresentato dal mare: la marina di Novaglie, esattamente "Il Ciolo"; dalla terra coi suoi riti: il folklore e la magia di certe feste religiose come la festa di Santa Domenica a Scorrano meno nota della Notte della Taranta di Melpignano ma assolutamente più suggestiva. La realtà è il bisogno che spesso porta malattia e morte.
Il paradigma è la sacralità, quella del lavoro dei nostri emigranti e quella dell'amore e della fede totale che supera la sofferenza e lo sfruttamento, che ripaga.
La storia di Mario Desiati ha protagoniste due donne, Mimì e Arianna, è una storia d’amore al femminile, amore per la propria terra, il Salento, per la famiglia, per le radici, per la natura, per sé stessi. Storia di riscatto e di denuncia. Il titolo "Ternitti" sta per Eternit, sta per l’ignoranza che dagli anni Sessanta in poi significò per molti salentini illusione di lavoro, di benessere ed emigrazione nelle fabbriche svizzere, ma sta soprattutto per il mesotelioma e l’asbestosi, le malattie da amianto, sta per le morti bianche che hanno lasciato donne vedove e figli orfani nei “paesi del Capo”, come si dice qui in Salento: Tricase, Scorrano, Corsano, Gagliano, Novaglie.
Sta - e questa è la denuncia - per un annoso e gravissimo problema che neanche gli incentivi statali stabiliti nel '92 per la rimozione e la bonifica dell'amianto hanno del tutto archiviato.
Mimì combatte, con la sola forza dell’intelligenza, contro una cultura primitiva e non accetta a quindici anni l’aborto clandestino; è tornata al paese negli anni ’90 da Zurigo dove aveva seguito il padre emigrante. Una donna ormai, libera e fiera, col solo sostegno economico della paga di operaia presso un cravattificio, si dà tutta all’impegno di educare la figlia a valori sani, a studi coi quali realizzi il suo sogno diventare medico. Il riscatto per Mimì, per la sua famiglia, anche per quelli che non ce l'hanno fatta. Mimì aiuta il fratello alcolista, figura tragica, i dialoghi fra i due fratelli sono tra i momenti più lirici della prosa di questo ottimo romanzo. E non dimentica - non potrebbe, è l'unico uomo che ha amato veramente - l’uomo con cui ha concepito Arianna che l’aveva abbandonata al suo destino col “peso” di una maternità colpevole. La storia è in sintesi questa, i luoghi le fabbriche svizzere dell’Eternit e il Sud che muta conservando quel carnale rapporto mare-terra, suo distintivo; e soprattutto il bianco della pietra, i muri a secco, gli odori della vigna, i colori dei fichidindia, colori e odori di ascendenza bodiniana, ma anche le feste patronali, le sagre paesane. Sullo sfondo di questo romanzo storico-etnologico la coralità di un popolo di donne e di uomini che conservano, e lentamente rivendicano cambiamenti e modernità partendo dalla lingua, prima il dialetto leccese poi l’italiano passando per quel particolarissimo slang nostrano, quell’imbastardimento del linguaggio proprio dei nostri emigranti che ricorda il poemetto Italy di Giovanni Pascoli. Un libro ben costruito e una storia appassionante che, mentre ti conduce in un viaggio spazio-temporale attraverso la bellezza dei paesaggi salentini e ti offre uno spettacolo di suoni e luci (soltanto Roberto Cotroneo in Otranto lo aveva fatto prima), ti fa riflettere e indignare perché il "problema dell' amianto" non è ancora il passato. Tutto attraverso la vicenda personale della protagonista, Mimì, donna sottomessa e libera insieme. D’accordo dunque con il giudizio di Asor Rosa, sorprende invece che il romanzo di Desiato non sia stato apprezzato da Bevilacqua, lo scrittore che dicono abbia offerto nei suoi romanzi la galleria più ricca di figure femminili. Leggendolo, si ricrederà perché troverà il surreale nel reale.

venerdì 8 luglio 2011





A Siena L'era delle nuove ragazze.
di Tony Tundo


Per chi partecipa alle grandi adunate e per chi, come me, non crede neanche a quelle.

Un pensiero della Fallaci da - PENELOPE ALLA GUERRA -


"Tu ritorni col cervello ed il cuore sbranati da una ferita gravissima: ma gli altri lo ignorano perché nelle apparenze tu sei come prima. Lasciali in questa illusione, non raccontare che sei cambiata, non raccontare la guerra che ti ha fatto cambiare. La tribù... dove vivi non sa cosa farsene dei martiri e degli eroi.
Essi vanno contro le regole, essi turbano la coscienza dei semplici, essi sono i pazzi in un mondo di savi. Devi mentire o tacere se non vuoi spaventarli. E ricordati che queste parole te le scrisse con rimpianto, con amore, l’unico uomo col quale avresti potuto non tacere e non mentire"
Guerre di Tony Tundo

Nelle tele di un grande pittore, esponente di spicco del verismo sociale del '900, la denuncia della guerra, in un orizzonte - in particolare questo del terzo millennio - che pone questioni che sembrano insolubili e di una tragicità inaudita. Otto Dix(1891-1969) visse l’arte e l’espressività della sua pittura come un atto politico. Il pittore tedesco, che conobbe l’esperienza della prima e della seconda guerra mondiale, accusò apertamente il regime di Hitler tanto che la sua forma d'arte fu considerata arte degenerata e molti dei suoi quadri, testimonianze sulla guerra, finirono bruciati perché l’arte è l’arma più temuta dai totalitarismi; essa è, quando tutto è perso, l’unica voce eterna e accusatrice.
Otto Dix, attraverso ritratti e autoritratti, privilegiò i volti come immagine violenta dell’umanità degradata dalla guerra.
In questo Autoritratto come Marte, dio della guerra, l’uomo-dio è circondato da elementi di una realtà frantumata: bocche sanguinanti, cavalli imbizzarriti; il suo volto conserva tratti duri perché per Dix la violenza è nel segno forte, egli ha la mascella prominente, segno residuo della temerarietà dionisiaca dell’umanità, ma non domina più la realtà, ne è piuttosto - e fatalmente - dominato.
Tanti io deliranti non saranno mai comunità e saranno schiacciati dalla macchina di morte che hanno con le proprie mani costruito, la volontà di onnipotenza del superuomo sarà travolta dal caos che la annullerà e trionferà. Anatema, minaccia e profezia.
Il dipinto è del 1915. Guernica, simbolo della crudeltà della guerra, è del '37.

domenica 3 luglio 2011

Avevo scritto il 1 Dicembre 2009

Le nuove frontiere della comunicazione politica: il sexy simbol-pedagogo a scuola.
di Tony tundo

Un'idea fantasiosa della Provincia a Lecce:
il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne (un'altra data da sfruttare e la propaganda politica non si lascia sfuggire nessuna occasione), la Provincia di concerto con il Provveditorato agli studi, ha pensato bene di affidare il compito di testimonial contro la violenza sulle donne a un tronista. Non ci avrei creduto, né sapevo che questa decisione della Provincia stesse già facendo molto rumore, ma c'ero.
C'ero perché questo signore è andato in giro per le scuole di Lecce e provincia passando per la mia, con l'assessore provinciale alle pari opportunità, Filomena D'Antini e con il provveditore agli studi in persona, dott.ssa Rucco anche assessore all'Istruzione, anche.
Il suo ruolo effettivo? Non si è capito perché era assolutamente muto, gli studenti mi è parso non sapessero perché erano lì, le ragazze forse gradivano, i ragazzi si sentivano, presumo, sfigati oppure controllavano (cosa? suppongo il rolex d'oro all'Agnelli sul polso della bianchissima camicia) per emulare e sognare. Campagna di lotta alla violenza sulle donne e trionfo di un modello maschista, in un curioso e insignificante ensemble.
L'intento, forse, era dimostrare che si possono coniugare ai muscoli il rispetto e l'intelligenza, che anche il tanto disprezzato tronista glabro, palestrato e tatuato può partecipare a una campagna internazionale e "costruire cultura della lotta alla violenza sulle donne", che è pronto a dire che violento è brutto; peccato che neanche questo è stato capace di dire.
Forse l’iniziativa è all'interno del Libro bianco, oggetto del nuovo progetto di insegnamento scolastico, “Cittadinanza e Costituzione”?
Forse ha come obiettivo "l’approfondimento dei principi civici che orientano al rispetto della donna, di sé e degli altri, al rapporto con la diversità e a corretti stili di vita in relazione all’ambiente, alla società e alla sicurezza e all'elaborazione di comportamenti responsabili”?
Forse c'è una genialità che mi sfugge nell'idea della Provincia e dei due assessori, certo che vedere in una sala conferenze un parterre così fatto: dirigenti vari , un tronista e un' alunna scelta a caso (e il caso è che la ragazza in questione ha partecipato alle selezioni per miss Italia) che scambiavano battutine idiote alternate a frasi d'occasione sembrava far divertire e incuriosire, far riflettere poco.
«Un giovane famoso che va a parlare ai giovani nelle scuole è perfetto», ha voluto sottolineare l’assessore D’Antini «Conversano parla la loro stessa lingua, ed è sempre stato sempre vicino e sensibile a certi temi». Lui, che nella vita ha fatto sì il corteggiatore e poi il tronista a “Uomini e donne”, ma ha preso anche una laurea in Scienze dell’educazione, in un'intervista su un giornale locale chiarisce, indossando la coccardina bianca simbolo dell’opposizione degli uomini alla violenza contro le donne: «Io sfrutto la mia popolarità semplicemente per spiegare agli studenti e a chiunque il valore del rispetto per le donne». Peccato che l'altro giorno nella mia scuola non ha detto una sola parola, proprio niente.

sabato 2 luglio 2011

Nella foto il Menhir "Croce di Marrugo", Serrano






Dal Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino
rete d’azione apartitica coordinativa di associazioni, comitati e movimenti locali e non, ambientalisti, culturali e socio-assistenziali
sede c/o Tribunale Diritti del Malato – CittadinanzAttiva
c/o Ospedale di Maglie "M.Tamborino"
Via N. Ferramosca, c.a.p. 73024 Maglie (LECCE)
E-mail: coordinamento.civico@libero.it , coordinamentocivico@yahoo.it

Sciagura da mega-eolico minaccia il futuro e la vivibilità e la piacevolezza di vita nel cuore del basso Salento, per tutto l' hinterland della Città di Maglie!

Oltre 15 centri abitati a rischio – denuncia la stessa Regione Puglia, per la prima volta ”onesta” nelle sue valutazioni di questi folli impianti inconcepibili per il nostro amato vitale Salento!

Richiesta d’intervento da parte del Comune di Maglie, chiamato in causa dalla stessa Regione, perché difenda il paesaggio cittadino in pericolo, e faccia rispettare il principio contenuto nell'art. 9 della nostra Costituzione, voluto dallo stesso statista magliese Aldo Moro:

Costituzione della Repubblica Italiana : Articolo 9
“La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”

Un vasto impianto industriale in piena zona agricola per cui la Regione Puglia stessa dichiara " i suoi 14 –enormi ed altissimi- aerogeneratori risulterebbero visibili, - nella abominevole ipotesi di una loro costruzione, - non solo dagli abitati di Castrignano dei Greci, Cursi, Bagnolo del Salento e Carpignano Salentino, - che si condividono i basamenti delle torri, - ma anche dagli abitati di Maglie, Corigliano d’Otranto, Melpignano, Soleto, Zollino, Martano, Cannole, Palmariggi, Giuggianello, Sanarica, Calimera e Melendugno"; e questo non solo di giorno, ma anche nella notte, a causa delle hi-tech luci rosse di segnalazione aeronautiche poste in testa alle torri! Gravissimo poi anche il danno per tutti gli abitanti di Serrano (frazione di Carpignano), il cui abitato cade vicinissimo al vasto cimitero tonante di mega torri eoliche in progetto come per gli abitati di Cursi e Bagnolo; un “crimine contro l’ambiente”?! Non solo, un “crimine contro l’ umanità”!

Condividendone ogni parola, il Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio della Salute e dei Diritti del Cittadino di Maglie inoltra il comunicato pervenuto dall' Associazione Generazione-Cursi, ed invita le amministrazioni di tutti i paesi, citati dalla Regione Puglia come danneggiati da queste torri, e Maglie tra questi, ad inoltrare alla Regione Puglia le urgenti osservazioni di diniego nei tempi indicati dall'avviso diramato dal Comune di Cursi:
Comune di Cursi. Progetto per la realizzazione di un parco eolico.
http://www.cursi.it/w3/comunicazioni/2011/progetto_per_la_realizzazione_di_un_parco_eolico.php

Maglie, la bella, la città tutta, il suo centro storico, le sue chiese ed i suoi palazzi barocchi, rinascimentali, neoclassici e liberty, i suoi orti, e le sue periferie, non possono essere violate da una tale corona di spine rotanti eternamente nel cielo!
Quando un’opera in casa altrui lede un patrimonio comune come il paesaggio, l’ orizzonte, lo skyline, intervenire a tutela di questi beni comuni è un dovere!
Siamo certi che l' Amministrazione magliese, se non l'ha già fatto, farà il suo dovere per tutelare i diritti di noi tutti e quell'articolo 9 della nostra Costituzione che tutela il paesaggio della Nazione, voluto e posto tra i principi fondamentali della nostra Repubblica, dallo stesso grande concittadino magliese, lo statista Aldo Moro, giovanissimo all' epoca della Costituente!
Siamo certi che tutto ciò sarà fatto con la collaborazione e l'urgente sollecito impegno di maggioranza e opposizioni!

Comunicato stampa di GenerAzione Cursi

Lettera aperta al Sindaco di Cursi

Cursi conto alla rovescia della fine! Una sciagura eolica senza precedenti pende sulla testa di ogni cittadino: 14 mega-torri eoliche mastodontiche ben più alte di 100m!
Il Sindaco con un manifesto informa gli ignari ed inermi cittadini!
Ma il Sindaco e la sua giunta cosa stanno facendo per fermare davvero questa catastrofe in coerenza con le dichiarazioni che aveva rilasciato contro questo “impianto della vergogna e dell’oppressione” solo alcuni mesi or sono ?

E’ stato un fulmine a ciel sereno! Sui muri della Città di Cursi un manifesto a firma del Sindaco Edoardo Santoro informa in questi giorni i cittadini, con burocratica nonchalance, della totale fine del suo paese , della fine del “paesaggio quotidiano” di tutti i cursiati, e della cancellazione di ogni bel ricordo identitario: un progetto di 14 mega torri eoliche mastodontiche di 3 MW di potenza ciascuna, alte ben oltre 100m, ben più grandi di ogni altra torre eolica mai installata ad oggi in tutto il Salento!
La più bella delle aree della campagna del paese, la più ricca di testimonianze della millenaria civiltà contadina, ricca di menhir megalitici, quella delle contrade rurali dell’antica ed incantevole Masseria Marrugo e di Masseria Bianchi, paesaggi pittoreschi, sospesi nel tempo e che paion fatati, dove confluiscono i feudi dei comuni di Castrignano dei Greci, Carpignano Salentino, Cursi, Bagnolo del Salento, è stata follemente individuata per questo “stupro” territoriale senza precedenti storici!
Tutti questi comuni si condividono il peso di questo sciagurato impianto falso-ecologista, che in nome della difesa dell’ambiente, sotto un vuoto nome “energie pulite”, devasterebbe l’ ambiente medesimo! Una sciagura che abbiamo il dovere di evitare!
Ma il danno comportato si estenderebbe anche a tutti i comuni limitrofi. La Regione Puglia informa, infatti, nella recente determina pubblicata sul suo Bollettino Ufficiale lo scorso aprile, con cui ha sottoposto a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) questo maxi ed esteso impianto industriale, ubicato in piena zona agricola di valorizzazione; i suoi 14 aerogeneratori risulterebbero visibili, - nella abominevole ipotesi di una loro costruzione, - non solo dagli abitati adiacenti ,che si condividono i basamenti delle torri, ma anche dagli abitati di Maglie, Corigliano d’Otranto, Melpignano, Soleto, Zollino, Martano, Cannole, Palmariggi, Giuggianello, Sanarica, Calimera e Melendugno; e questo non solo di giorno, ma anche nella notte, a causa delle hi-tech luci rosse di segnalazione aeronautiche poste in testa alle torri! Gravissimo poi anche il danno per tutti gli abitanti di Serrano (frazione di Carpignano), il cui abitato cade vicinissimo al vasto cimitero tonante di mega torri eoliche in progetto come per gli abitati di Cursi e Bagnolo; un “crimine contro l’ambiente”?! Non solo, un “crimine contro l’ umanità”!
A rischio è la vivibilità, e persino il firmamento, per una porzione enorme e densamente abitata di tutto il Salento! E tutto questo perché? In nome della più grande speculazione della storia del SUD Italia, quella della Green Economy Industriale di eolico e fotovoltaico industriali, ormai senza alibi alcuno in tutt’Italia, dopo le innumerevoli denunce, inchieste e sequestri.
Non credevamo che anche la poesia potesse essere uccisa! Oggi sappiamo che purtroppo anche questo è possibile! Non possiamo permetterlo, con la poesia del nostro territorio morirebbe anche ogni presupposto di felicità per ognuno di noi!
Le contrade di Marrugo e Bianchi costituiscono inoltre un ecosistema di gariga e steppa mediterranea, pascoli rocciosi preziosissimi, tutelati dalla Direttiva Habitat 92/43 CEE della Comunità Europea, fulcro di un' economia silvo-agro-pastorale d’eccellenza, vilmente denigrata, come quei suoli, da funzionari e rappresentanti pubblici, solo ignoranti, o strumentalmente tali, come terreni di niuno valore, di “nicchiarica” terreni incolti e pietrosi, al fine di favorire queste immorali speculazioni. Contrade che i lavori di movimentazione terra, gli scavi, le cementificazioni basali per le torri, le tracce-trincee chilometriche per i cavidotti, le enormi inquinanti cabine di trasformazione della corrente, gli elettrodotti, ecc., minacciano di stravolgere irreparabilmente.
Le aree dell’antica Masseria Marrugo ondulate da vallate incontaminate e crinali, le tipiche “serre” del Salento, sono uno dei principali luoghi dell’anima dei cittadini dei paesi di tutto il circondario, che nei dedali di stradine e tratturi, che, lì, attraversano pascoli, oliveti, vigneti e orti, si recano a piedi o in bicicletta in tutte le ore del dì, per praticare sport e per relax, altri solo a respirare il profumo del timo e dell’ origano selvatico, che, lì, si racconta essere della migliore qualità. Un paradiso per naturalisti e botanici per la biodiversità e per le numerosissime specie di orchidee, ma anche per gli ornitologi, data l’alta concentrazione di rapaci di molteplici specie che, lì, si incontrano durante le stagioni migratorie! Volatili protetti da innumerevoli leggi nazionali ed europee e che le torri notoriamente falcidiano senza pietà alcuna e senza controllo!
Il manifesto apparso a Cursi informa che la Regione ha sottoposto a VIA l’ impianto, e dà ai cittadini 60 giorni di tempo per presentare osservazioni in merito: un ultimatum che coglie ovviamente impreparata una città intera che non ha certo la dimestichezza con simili progetti, anche perché, fortunatamente, non esiste un solo simile progetto in tutto il Salento, né può nella sua buona fede, da un mero articolo o da meri elaborati cartografici comprendere quale scempio immane si preannuncia al territorio che abita, e che spera di trasmettere ai figli il più inalterato possibile!
Né alcun cittadino potrebbe mai pensare davvero che amministratori e politici possano aver posto le basi perché si giungesse al punto in cui siamo: l’orlo di un precipizio dagli effetti catastrofici, una alterazione della nostra quotidianità realmente paragonabile soltanto a suggestioni da film fantascientifico!
Distruzione dello skyline, inquinamento dello stesso “tramonto del Sole”, costretto a scendere ogni sera tra spine di pale d’acciaio eternamente rotanti senza anima; rumori continui da turbini metallici, da catena di montaggio industriale, al posto della pace dei campi e del cinguettio degli uccelli falcidiati a morte dai rotori; al posto delle stelle nella notte, luci rosse hi-tech lampeggianti, e poi sottili, impercettibili ma presenti ed alteranti ELF (Extremely Low Frequency), le onde elettromagnetiche a bassa frequenza nell’aria, emesse dagli alternatori e dai cavidotti passanti, sotterrati sotto il manto stradale delle stradine rurali, dove oggi la gente corre per praticare salutare sport. Gli ELF causa insidiosa di leucemie ed altre malattie, soprattutto nei bambini! Aree rurali e naturali dove tantissimi, con tanti sacrifici, hanno realizzato una casetta, per vivere in tranquillità, una tranquillità che oggi quel manifesto, come un macabro manifesto funebre di una persona cara, annuncia in imminente mortale pericolo!
Siamo certi che il nostro sindaco si sia già attivato per fermare questa, che si può chiamare solo “inumana follia”!
Chiediamo di sapere quali provvedimenti ha già preso, anche in qualità di massima autorità sanitaria locale, per salvare il nostro ed il suo futuro, certi del fatto che saprà ottemperare ai suoi doveri nei confronti di una cittadinanza in lui fiduciosa, che non ha dimestichezza con lontani uffici regionali baresi e con burocratiche osservazioni, cittadini che non possono immaginare, pur ringraziandolo per la trasparenza che tale manifesto implica, quale terrifico destino potrebbe attender loro e che in quelle righe del manifesto si cela e preannuncia!
Una fiducia che ci deriva dalle sue stesse parole già riportate sulla stampa giovedì 28 gennaio 2010, a seguito del convegno tenutosi a Cursi sul tema del fotovoltaico sui tetti e non più nei nostri amati campi, dove Lei dichiarava, Signor Sindaco:
"Il Comune di Cursi può già provvedere a chiedere che la Regione cancelli dal progetto tutte le torri ubicate nel suo feudo, e così quelle ricadenti nei feudi dei comuni limitrofi a distanza inferiore ai 500 m dal confine".
Chiediamo che Lei chieda alla Soprintendenza ai Beni Culturali Archeologici e Paesaggistici di intervenire per l’apposizione dei vincoli paesaggistici nella preziosa area, caratterizzata anche dalla presenza di misteriose strutture megalitiche di pietre a secco, alcune di notevolissimo peso e dimensioni, del Menhir “Croce di Marrugo”, (al centro anche di un recente studio di approfondimento e ricerca da parte della Proloco di Serrano, e di un sopralluogo ad hoc effettuato, in data aprile 2004, dalla Soprintendenza Archeologica di Taranto, guidata dalla Dottoressa Daniela Tanzella – il menhir, blocco parallelepipedo in calcare locale, è unico nel suo genere per le peculiarità degli incavi su di esso scolpiti e per la sua ubicazione, poiché emergente da un’antica piccola “specchia”, cumulo di pietre, ubicata su un’altura, con evidenti tracce della presenza di una sottostante cavità ipogea; ed una delle torri eoliche, addirittura, si pensi, verrebbe ad essere posizionata a pochissimi metri di distanza dal monolite; un atto “sacrilego”, per un luogo ed un monumento di ataviche valenze sacrali), e di antiche Masserie, (gioielli beni culturali come Masseria l’ Organo, Masserie Giammanigli, Masseria Marrugo, Masseria Sciurti, ecc., tutte in progetto di locale “profanazione” da parte delle torri di questo assurdo infausto impianto), e trulli (“pajari”), alcuni di caratteristiche suggestioni megalitiche. Idem impegno da richiedere all’Assessore all’ Assetto del Territorio della Regione Puglia, Arch. Angela Barbanente, perché possa essere realizzato, proprio nel prezioso territorio su cui pende questa spada di Damocle eolica, un ecomuseo, in seno al nuovo PPTR, il virtuoso Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia, che possa per sempre impedire queste ed altre sciagure dettate dalla fame di denaro e ai danni dei beni comuni di noi tutti!
Uno sfregio che si porterebbe dietro per Cursi una beffa particolare: il Comune di Cursi ha pubblicizzato un gruppo d’acquisto di privati per l’ubicazione del fotovoltaico sui tetti degli edifici recenti a beneficio dei cittadini per tagliare alla base qualsiasi speculazione e danno al territorio alle aree rurali, si disse almeno; un modello etico ed ecocompatibile davvero su cui noi tutti crediamo, e che portiamo avanti con il massimo slancio!
Siamo stati in prima linea nella lotta contro la pazzia del nucleare, e lo abbiamo fatto perché credevamo e crediamo davvero nella possibilità di produrre energia pulita per rispettare ambiente e paesaggio insieme, attraverso il fotovoltaico ubicato sui tantissimi tetti inutilizzati degli edifici recenti, ed è per questo che affermiamo che sarebbe un crimine continuare ad appioppare il falso nome di “energie pulite” al mega eolico con cui si vuole oggi distrugger Cursi e tutto il circondario!

Ulteriori dati in:
Bollettino Ufficiale Regione Puglia» Bol. n. 64 del 28-04-2011
DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DELL’UFFICIO PROGRAMMAZIONE VIA E POLITICHE ENERGETICHE/VAS 11 marzo 2011, n. 56
D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. e LR n. 11/01 e s.m.i. - Procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale - Impianto di produzione di energia da fonte eolica da realizzare nei Comuni di: Castrignano de’ Greci, Cursi, Bagnolo del Salento e Carpignano Salentino” nelle località “Mass Marrugo- Mass. Bianchi”.
Link: http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=24.htm&anno=xlii&num=64
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Giovanni Epifani
Presidente di, GenerAzione Associazione politico-culturale e ambientalista di Cursi
Indirizzo sede: Via Maglie 9873020 Cursi. epifanigiovanni72@libero.it

mercoledì 29 giugno 2011

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO MOLTO VOLENTIERI

Erosione delle rocce e crolli lungo le coste rocciose: la Natura è viva e fa questo da milioni di anni!
"La Natura si riprende ciò che le appartiene!
Come mai c'è questo problema? Il motivo è molto semplice: abbiamo costruito direttamente: sul mare, dalla linea ferroviaria, alle strade, alle case".

di Oreste Caroppo
(Scogliera rocciosa con falesie, faraglioni, archi e grotte. Località Torre Sant’Andrea, costa del Mare Adriatico a Nord di Otranto - Sud-Puglia. Foto: salento.com )

Erosione delle spiagge e crolli lungo le coste rocciose: la Natura è viva e fa questo da milioni di anni, ma amministratori furbi e senza scrupoli gridano allo stato di calamità, fanno allarmismo e velato terrorismo psicologico, solo per introitare nuovi fondi pubblici da stornare opportunamente, al fine di generare clientelismo, loro vitale fonte di consenso, in assenza, nella più stratificata e contraddittoria demagogia, di alcun vero ispirato progetto per il territorio, volto davvero al bello ed al bene, che son inscindibili dal rispetto e dal primato assegnato alla Natura, e dunque all’uomo stesso che è parte cosciente della Natura stessa.
Se per alcune situazioni, beni ambientali o culturali di particolare pregio, rarità, valore simbolico o culturale a rischio, o questioni localizzate di prevenzione e sicurezza, alcuni interventi locali possono essere giustificabili, pensare di intervenire per congelare lo status di intere linee costiere è soltanto pura follia antropocentrica e totale assenza di saggezza! Nell'universo, gli esseri viventi che sopravvivano sono quelli che meglio si sanno adattare alla natura e ai suoi continui mutamenti, intervenendo sulla stessa, secondo le sue leggi, opportunamente piegandola, con il massimo rispetto dei suoi equilibri, alle loro vitali esigenze, senza mai superare, però, quel limite di rottura catastrofico, verso cui tanti famelici degenerati amministratori pugliesi di questi anni, meri cassieri elargitori di doni pubblici agli amici d'una vita o da comprare alla bisogna, stanno conducendo la nostra amata terra e con essa noi tutti suoi abitanti!

Oreste Caroppo, presidente del Movimento per La Rinascita del Salento

Condividendo perfettamente ogni saggia parola dell’articolo di Ferdinando Boero, docente di biologia presso l’Università del Salento, intitolato “La Natura non si fa ingabbiare”, apparso su Nuovo Quotidiano di Puglia, in prima pagina, sabato 5 giugno 2010, ne riportiamo qui di seguito l’importantissimo suo testo, certi che la sua massima divulgazione servirà per evitare ulteriori speculazioni politico-amministrative e conseguenti danni al bellissimo territorio salentino, tanto bello quanto immeritevole d’essere amministrato dall’attuale indegna sua classe dirigente, tanto di destra, quanto di centro o sinistra! [Forum Ambiente e Salute]

La Natura non si fa ingabbiare
di Ferdinando Boero
Continua la polemica, tutti contro tutti, sull'erosione che sta affliggendo i nostri litorali. I tecnici che propongono soluzioni miracolose al problema si attaccano tra loro, demolendo la validità delle proposte dei concorrenti e vantando le proprie. I gestori degli stabilimenti sono in rivolta, i proprietari di case sull'arenile chiedono che vengano salvate.
Intanto, ai difensori del litorale con soluzioni ingegneristiche suggerisco un bel viaggio in treno, lungo la linea adriatica, con posto finestrino lato mare.
A Nord del Gargano si sviluppa un sistema continuo di barriere che io chiamo la Lunga Muraglia Adriatica. Il problema dell'erosione è stalo risolto: ora al posto della spiaggia c'è un bel muro. A volte direttamente sulla spiaggia, a volte a qualche metro di distanza, in modo che si formi una bella lagunetta putrida.
Tutto è cominciato con il primo comune che ha fatto il suo muro. Quella difesa ha innescato una reazione a catena che ha portato in erosione i litorali vicini, anch'essi difesi con un bel muro (ce ne sono di tutti i tipi: barriere soffolte, barriere di massi naturali, tetrapodi in cemento, pennelli per pendicolari alta costa) e, nel giro di pochi decenni, tutta la costa è stata cementificata e massificata.
La Natura si riprende ciò che le appartiene!

Come mai c'è questo problema? Il motivo è molto semplice: abbiamo costruito direttamente: sul mare, dalla linea ferroviaria, alle strade, alle case. Lì abbiamo pensato che la costa, soprattutto quella sabbiosa, sarebbe rimasta al suo posto per sempre. In modo da garantire a noi la possibilità di goderne. Aspettative da bambini viziati. La costa sabbiosa si muove, è una cosa naturale.
L'erosione è una cosa naturale. La linea di costa cambia. Caso strano, poi, si costruiscono i porti e si insabbiano. Pare che la sabbia sia molto restia ad andare dove vogliamo noi! Non sì costruisce dove non si deve, le conseguenze le stiamo subendo e le subiremo ancora. Alla natura deve essere lasciato lo spazio per "muoversi". Le soluzioni messe in atto, invece, sono per imbrigliarla con pietre e cemento.

Qualche anno fa, a Tangeri, ho organizzato un convegno sull'erosione costiera nell'ambito delle attività della Commissione per il Mediterraneo. Sono venuti i migliori specialisti da tutto il mondo e alla fine, dopo giorni di discussioni e di confronti, si è arrivati alla conclusione che, dove possibile, sia meglio ritirarsi e lasciare spazio alla natura. A meno che non ci si trovi in Olanda. È anche normale che le falesie crollino. Se andate sulle Dolomiti, ci sono i ghiaioni. I ghiaioni sono fatti da massi e da ghiaia crollati, nel corso di milioni di anni, dalle montagne in erosione. Le nostre spunnulate sono il risultato del crollo delle volte di grotte formate dall'erosione dell'acqua di falda o di quella del mare.
Le nostre costruzioni si devono adattare ai ritmi della natura. È ovvio che i gestori di stabilimenti balneari siano disperati. Non possono arretrare, se la spiaggia arretra. Subito a ridosso della spiaggia ci sono edifìci in cemento (a volte gli stessi stabilimenti balneari) o una strada, o case. Se non ci fosse nulla, a parte la natura, la spiaggia si riformerebbe in un altro posto (dove magari ora c'è un porto, e se si insabbia ecco che arrivano le proteste). Come è sempre successo, nel corso della storia geologica del nostro pianeta. Il mare toglie da qualche parte e riporta da qualche altra parte. Pensare di fermarlo con il cemento e i massi non dà buoni risultati, basta andare lungo tutta la costa adriatica per capire come diventerà la nostra costa se perseguiremo quella strada.
Dobbiamo cominciare a pensare alla ritirata dalla linea di costa, ritirata delle infrastrutture, prima di tutto le strade, e poi le case, le decine di migliaia di case abusive che abbiamo costruito direttamente sulle nostre spiagge. Dobbiamo rifare tutto il nostro territorio costiero, c'è grande lavoro per gli ingegneri e gli architetti ma, per favore, che lavorino di concerto con geologi ed ecologi. Da soli hanno già fatto abbastanza guai, e il prodotto del loro lavoro passato non è una buona credenziale. Tutto il territorio nazionale è a rischio idrogeologico (per frane o erosioni) perche si è costruito dove non si doveva. Ci vuole una diversa cultura del costruire, una cultura che riconosca i diritti della natura, e che non pensi che si possa correggere tutto con un po' di cemento o un po' di massi. Le soluzioni proposte sono solo dei lifting che maschereranno il problema, ma non lo risolveranno.
La natura ha escogitato una soluzione infallibile al problema dell'invecchiamento: la produzione di nuovi individui. Noi vogliamo che tutto resti fermo e che nulla cambi. Ma il mondo non funziona così e la natura vincerà sul cemento. La soluzione al problema è radicale: occorre naturalizzare il sistema costiero, soprattutto nelle zone sabbiose. Le strutture, se proprio necessarie, devono essere temporanee, con palafitte di legno di facile rimozione. Se non lo faremo... accadrà lo stesso. Oppure il Salento diventerà come l'Olanda, o Rimini.