lunedì 6 aprile 2009

Dalla bagarre alla tragedia di Tony Tundo

Qualcuno, non il mago Telman, uno studioso invece, nei giorni scorsi aveva paventato la possibilità del sopraggiungere di scosse particolarmente forti e pericolose per la popolazione abruzzese, ma era stato accusato di "procurato allarme" e denunciato. «Le scosse di terremoto che continuano a scuotere l'Abruzzo non sono tali da preoccupare - aveva spiegato Bertolaso - ma purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini"
Il sindaco di Sulmona si era lamentato di essere stato disturbato mentre era a Roma al congresso del PDL dai vigili del paese che lo avevano messo in contatto con "questo signore" (l'ing.Giuliani) che annunciava un sisma devastante.

Sui giornali, dunque, chi viene irriso? Lo scienziato pazzo, naturalmente.
Mica il capo della protezione civile, da qualche ora commissario straordinario per l'ennesima volta, può sbagliare? Tanta bagarre per "un terremoto che non c'è"...

C'è invece ed è una tragedia.

E' la giornata della solidarietà e del cordoglio- dice un univoco contrito coro- ma ci consentano di tenere per noi i sentimenti di dolore e di esprimere invece il nostro disappunto per il pressapochismo all'italiana e per la volgarità verbale che supera sempre se stessa. Una riflessione: l'emergenza potrebbe suggerire di mettere da parte gli strumentali grandi progetti di opere pubbliche, piani-casa etc. per risollevare l'economia e, invece, di promuovere un serio piano di ristrutturazione dei centri storici dei nostri paesi secondo misure antisismiche. Si darebbe lavoro o no? Potrebbe essere una leva utile alla ripresa o no? Recuperando, e non è poco, il rispetto di se stessi. E comunque pensiamo che la scienza non vada avanti invano: se oggi con la ricerca si raggiungono risultati utili, perché non accettare le sfide, perché non fare prevenzione o dobbiamo continuare a prendercela con la leopardiana natura matrigna?