Quando il ghetto è la scuola di Tony Tundo
Nell'aprile scorso è stato approvato a Strasburgo un documento - passato con 431 voti favorevoli, 55 contrari e 94 astensioni – contenente una serie di moniti finalizzati all’inserimento scolastico dei bambini stranieri nei Paesi dell'UE; il testo si integra con il programma contenuto nel Libro Verde della Commissione europea su “Migrazione e mobilità - le sfide e le opportunità per i sistemi d'istruzione europei”.
Si legge testualmente nel documento:
"L’aumento delle migrazioni all’interno e verso l’Unione europea sta modificando in molti luoghi la composizione delle scuole.[... ]Ciò può arricchire in termini di cultura e d’istruzione, ma le differenze culturali ostacolano spesso la comprensione e il dialogo tra allievi, nonché tra allievi e insegnanti e, in assenza di misure di accompagnamento adeguate, tale fenomeno può comportare serie divergenze. I risultati scolastici dei figli degli immigrati sono sistematicamente inferiori a quelli dei loro compagni. I ragazzi stranieri abbandonano la scuola prematuramente più degli altri. Nello stesso tempo, la presenza di figli di immigrati nelle scuole aumenta continuamente e pone serie sfide ai sistemi scolatici nazionali: è una situazione comune a tutta Europa". Il documento pone poi particolare attenzione all’aumento di scuole “ghetto”, in cui l'alta concentrazione di immigrati porta le famiglie “locali” a mandare i figli da un'altra parte, generando “un aumento delle disparità che non facilita né l'integrazione, né l'inserimento lavorativo e sociale dei nuovi cittadini”.
All'apertura dell'anno scolastico, in evidente contrasto rispetto alle indicazioni del Documento redatto a Strasburgo, si registra un incremento delle classi composte da poveri e stranieri, classi ghetto (in particolare nelle scuole elementari e medie), che rivela con chiarezza una politica escludente da parte delle autorità scolastiche che non aiuta i tanti bambini stranieri e alimenta il pensiero razzista e xenofobo che, superando i confini della Padania, ha raggiunto anche l'accogliente Salento.