domenica 29 novembre 2009

...e a pagare siamo noi

di Tony Tundo

Abbiamo un'informazione che non informa, anzi deforma, trasforma, minimizza, oscura. Se covavamo la segreta speranza in un rigurgito di deontologia giornalistica e di diritto alla verità, lasciamo ogni speranza: ci si è messa contro anche la crisi economica.
I deficit di bilancio delle reti private e, in molto maggior misura, di quelle pubbliche ( si parla di 960.000 milioni di euro di debiti per la RAI) sembra siano dovuti anche al calo della pubblicità. Così qualche mese fa ho sentito su Canale 5 la pubblicità de "Il Giornale" testata giornalistica della famiglia Berlusconi; non mi è piaciuto, ho pensato sprezzante: è una rete privata, fanno quello che vogliono "loro", dopotutto ci siamo abituati. Quello che ho sentito oggi mi è piaciuto molto meno: la pubblicità sulle reti nazionali da Rai uno a Rai tre , più o meno in questi termini, del Corriere della sera "unico quotidiano libero".
Che lo Stato finanzi i giornali, con un'inchiesta accuratissima e coraggiosa, lo aveva denunciato la trasmissione Report nel 2006:[...] sommando le voci tra periodici e quotidiani nel 2004 La Repubblica-Espresso riceve 12 milioni di euro, RCS e Corriere della Sera 25 milioni di euro. Il sole 24 Ore della Confindustria, 18 milioni di euro. La Mondadori 30 milioni di euro. Vi sono contributi indiretti: ad esempio, Il Sole 24 Ore è il quotidiano che ha più abbonati in assoluto, ogni volta che il giornale viene spedito invece di 26 centesimi ne spende 11. La differenza ce la mette lo stato. Nel 2004 ci ha messo 11 milioni e 569 mila euro. [...] dal sito di Report
Dunque lo Stato finanzia i giornali, i giornali finanziano le televisioni. Giornali di parte, televisioni, dichiaratamente, di più; manca solo la pubblicità delle altre testate: il giornale di Confindustria (Il Sole 24 Ore), il giornale di De Benedetti (la Repubblica), il giornale della famiglia Agnelli (La Stampa) ecc.ecc.
Quante volte dovremo pagare, perché a pagare siamo noi, un'informazione manipolata, palinsesti, se non decisi, controllati certamente dai poteri forti politico-economici? Penso, in particolare, alla lotta per la sopravvivenza proprio di Report di Milena Gabanelli che va in onda, si legge, senza copertura legale.
Per fortuna c'è ancora la libertà di stampa, ma ... a pagare siamo noi.