Si è spenta la povera vita di Eluana Englaro, ma gli schiamazzi no di Tony Tundo
Si accendono, anzi, come da copione. Tutti criticano tutti. Risse. Opposti manicheismi, trappole per noi poveri ignoranti elettori. Tutti, urlandosi in faccia, dicono praticamente la stessa cosa: nulla. Il dolore e il j'accuse del premier. Polemiche anch'esse da copione, sull'ordine della messa in onda in TV dei programmi sul caso (l'odiens prima di tutto). Usque tandem...?
Ma se conosciamo la volgarità dei politici che si nutrono del torbido delle loro coscienze, se non manca occasione che non si confermi l'acume anche profetico di Dante Alighieri che così definiva la politica "e un Marcel diventa ogne villan che parteggiando viene", ci si aspetterebbe un gesto forte dall'informazione, una ribellione alle dinamiche scellerate della classe dirigente: una volta, una sola volta, ignoriamoli, facciamogli capire che oggi non sono loro di scena, ma solo e soltanto la sacralità della vita e della morte, che ha abbracciato Eluana; potrebbe forse funzionare, la loro vanità, il loro protagonismo subirebbero uno smacco.
Chi sa che una lezione non venga dalla stessa povera Eluana: "Continuate a scannarvi, Io non reggo all'insulto, non regge il cuore".