RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Comunicato stampa congiunto del 28 maggio 2010
Io Conto
Italia Nostra
Puglia “catastrofe ambientale” da mala politica energetica delle rinnovabili
Vertice a Bari tra Nicastro e le forze per la salvezza del territorio e della salute
La Puglia è sull’orlo di una “catastrofe ambientale” come ha fortemente denunciato ARPA Puglia, a firma del suo direttore, il Prof Giorgio Assennato, epidemiologo di fama internazionale, a causa delle centinaia e migliaia di domande per la creazione ovunque di impianti industriali d’energia rinnovabile, da mega-eolico mega-fotovoltaico e biomasse; il neoAssessore all’Ambiente della Regione Puglia ed ex magistrato Lorenzo Nicastro, sta avviando una fase preliminare di approfondimento della problematica, dopo aver valutato la mole impressionante ed inumana di progetti e domande per impianti negli uffici della Regione, che aumenta giorno dopo giorno, ha voluto incontrare e ascoltare la gente che sta già patendo le conseguenze di questo assalto, e quanti si stanno battendo per assicurare la salvezza del territorio da una speculazione, quella delle rinnovabili, che rappresenta certamente “la più grave truffa ai danni dell’erario e della buona fede dei cittadini nella storia d’Italia”. Ieri, (26.05.2010), per circa due ore, Nicastro si è riunito in assemblea con una nutrita delegazione di rappresentanti delle decine e decine di comitati ed associazioni, che, preesistenti o nate nell’emergenza, stanno tamponando nel territorio, con la loro azione (ricorsi, denunce, sit-in, manifestazioni, convegni scientifici, interrogazioni parlamentari, ecc.), l’emorragia ai danni dell’ambiente, che una politica di incentivazione scriteriata di queste energie pseudo-pulite, pilotata da lobby politico-imprenditoriali, sta causando alle province di Brindisi Lecce e Taranto. Associazioni, che, nel fallimento della politica locale giudicata “affarista”, “contraddittoria ” ed espressione di interessi industriali, che calpestano gli interessi e i diritti dei cittadini, la giustizia e la stessa Costituzione italiana, hanno voluto incontrare prima il magistrato e poi l’assessore, certi del fatto che dopo la prima fase di ambientamento e valutazione di quanto sta avvenendo in Puglia, l’Assessore Nicastro si rivelerà l’ “uomo giusto al posto giusto” per il futuro della gente di Puglia. Le preoccupazioni delle associazioni salentine, dicono da Italia Nostra, “sono cresciute esponenzialmente quando abbiamo visto Nicastro firmare l’ok ad una procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), per l’ubicazione di 24 torri eoliche d’acciaio nel pieno Canale d’Otranto, poche ore dopo il suo insediamento in Regione. Un parere positivo inaccettabile data l’importanza strategica del Canale d’Otranto per la navigazione, ma anche per le rotte migratorie tra Grecia e Italia degli uccelli, su cui quelle torri hanno ben documentati impatti impressionanti! Si aggiunga il danno ad uno degli skyline marini più importanti d’Italia, quello della costa da Otranto a Santa Maria di Leuca, che verrebbe sfregiato di giorno e di notte per le luci di segnalazione navale ed aerea delle mega torri! Pertanto, addebitando questa defiance all’entourage e al clima che ristagna negli uffici della Regione, abbiamo chiesto e ottenuto questo importante incontro, affinché per giudicare su quanto sta avvenendo sia ascoltata dall’Assessore la voce di chi nel territorio si sta battendo per la vita, la salute e la qualità di vita, nonché la locale economia turistica e agricola d’eccellenza, che da ricchezza diffusa ai cittadini; voce soppressa spesso nei meandri degli uffici regionali!”. “Grande è la disponibilità all’ascolto, ad approfondire e ad operare per il bene dell’ambiente, riscontrato nell’Assessore, per cui abbiamo chiesto, data anche la sua professionalità e sensibilità, di farsi portavoce presso l’intera giunta delle problematiche ambientali, che da solo, con i suoi poteri, non sarebbe in grado di risolvere”, fa sapere Vito Rizzo di Io Conto-Ugento. Quindi, si è affrontato il tema caldissimo degli impianti eolici autorizzati dalla Regione sulla “Collina dei Fanciulli e delle Ninfe” negli agri di Giuggianello-Palmariggi-Minervino, che se realizzati danneggerebbero oltre l’importantissimo sito mitologico, archeologico e monumentale, Stonehenge d’Italia e acropoli dell’arcaica civiltà salentina, anche tutto l’orizzonte nell’entroterra di Otranto, porta d’Oriente, pregiudicandone lo stesso riconoscimento come patrimonio UNESCO dell’umanità, cui è candidata la Città idruntina! Si è richiesto qui l’intervento del magistrato perché appuri le responsabilità penali che hanno permesso l’ubicazione di 14 pale in quel sito, in agro di Giuggianello, di riconosciuta importanza, anche paesaggistica, a livello internazionale, senza neppure la sottoposizione a VIA e autorizzazione paesaggistica, né bando pubblico alcuno! Così per le tre torri eoliche, sempre di 125 m , in agro di Palmariggi, su quella Collina non più alta di 115 m dal mare, forte è stato lo stupore dell’ex-magistrato quando è stato messo al corrente che nei mesi scorsi la Regione Puglia, con firma del presidente Vendola, ha dato mandato con fondi pubblici a degli avvocati, per fare appello al Consiglio di Stato, in difesa della ditta eolica interamente privata, la SPES, del gruppo Italgest, contro la sentenza del TAR Lecce, che accogliendo il ricorso dei cittadini insieme con Italia Nostra, Provincia di Lecce e comuni di Otranto, Poggiardo, Muro, Uggiano, Giurdignano, aveva fermato il possente ecomostro! Le associazioni hanno consegnato un dettagliato dossier all’Assessore, dove sono state riportate esplicite richieste. In primis, la ormai improcrastinabile moratoria di tutti i progetti delle centrali a biomasse, eoliche e fotovoltaiche, in iter autorizzativo o già in costruzione, di tipo industriali ovvero non per autoproduzione ed autoconsumo dell’energia; il divieto assoluto di ubicazione di pannelli fotovoltaici in zone agricole, di pascolo o naturali, senza le solite tergiversazioni ed escamotage, ma la loro ubicazione solo su superfici artificiali biologicamente morte, quali i tetti e tettoie di edifici e strutture moderne; politiche di risparmio energetico e incremento dell’efficienza dei sistemi elettrici; l’abbandono di una politica ambientale che sia mono-ideisticamente legata alla produzione di energia, sia essa da fonte rinnovabile o meno, dato che la Puglia, anche da fonti rinnovabili, già produce ben oltre il proprio fabbisogno energia elettrica, e dato che non esistono piani aziendali di alcun tipo che prevedano per i prossimi anni una riduzione dell’uso dei combustibili fossili nelle centrali elettriche della Regione. E’ stato assurdo entrare negli uffici dell’assessorato all’ambiente della Regione e vedere depliant e foto sui muri, quasi solo inneggianti a mastodontiche torri eoliche e pannelli fotovoltaici! Mica è questo l’ambiente della Regione Puglia! Quali storture dobbiamo subire ad opera di questa famelica e organizzata lobby dell’energia, che vuole estendere le sue grinfie sul Salento, dopo essere riuscita ad estenderle sulla nostra classe politica?! Per questo chiediamo la sostituzione della politica folle, inutile ed ingannevole della produzione di altra energia, con quella dei rimboschimenti, davvero virtuosa e saggia, quest’ultima, per il rispetto dei dettami del Protocollo di Kyoto. Quindi nel dossier si sono esposte importanti problematiche anche in merito al ciclo dei rifiuti e alla depurazione delle acque, due grandi problematiche che insieme alle energie rinnovabili ed altre problematiche industriali similari, costituiscono la triade delle piaghe del Salento, che se guarite in tempo, salveranno questa terra, se ancora ignorate porteranno alla sua inevitabile morte!
Le Regione deve oggi mostrare da che parte sta, se da quella delle lobby e dell’affarismo spietato, che ha strumentalizzato l’ “ecologia”, o da quella della gente del Salento che vive di turismo e di un economia silvo-agro-pastorale d’eccellenza, su cui il buon politico deve puntare nei fatti e non solo a parole e promesse, per tornare ad essere credibile agli occhi di un popolo ormai disilluso! Figurarsi che le uniche interrogazioni parlamentari fatte in questi mesi per salvare il territorio da questi problemi catastrofici, sono state fatte da parlamentari tutti extra-salentini, ma innamorati di questo nostro territorio!
Tra i presenti all’incontro:
per il comitato IO CONTO di Ugento: Vito Rizzo e Roberto Viva, per ITALIA NOSTRA : Marcello SECLI’, per BURGESI PULITA di Presicce: Sandra Pizzolante, per LA NUOVA MESSAPIA: Alfredo Melissano, per il COORDINAMENTO CIVICO TUTELA DELLA SALUTE E DEL TERRITORIO di Maglie: Daniela Gualtieri, per il COORDINAMENTO DELLE FABBRICHE DI NICHI di Botrugno: Antonio Stefanelli.
Nota: è stato presentato un documento unitario all’Assessore, protocollato firmato anche da : LILT – Lega Italiana per la Lotta ai Tumori ; Grande Salento – Avetrana (Ta) ; Forum Ambiente e Salute di Lecce ; (Le) ; Burgesi Noscia di Acquarica del Capo (Le).