"In ogni fiamma vedevo il Calvario di Cristo"
Da una Conversazione di Nicola Magrone con Elisa Springer. Maggio 2004
" Un giorno, durante uno dei terribili lunghi appelli, che duravano dalle dieci alle dodici ore se il tempo era cattivo perché facevano di tutto per farci morire anche da soli, qualcuno si faceva la pipì addosso. Non portavamo mutande… Si formava così un laghetto: l’ufficiale tedesco un giorno prese una di noi, caduta in questa disgrazia, e la colpì con tante frustate. Poi la fece inginocchiare, le fece levare le braccia col palmo delle mani verso l’alto e le mise sopra mattoni pesanti. E’ per questo che ho scritto nel mio libro Il silenzio dei vivi: ”Ho visto Dio inginocchiato nel fango, percosso e flagellato, con le mani voltate verso il cielo che reggevano i pesanti mattoni dell’indifferenza” In quel momento io vedevo Cristo davanti a me, in quella ragazza vedevo Dio".